Alla confusa situazione che attraversano le università italiane, dopo l'approvazione della Legge Gelmini, gli atenei baresi aggiungono in questi giorni alcune problematiche particolari legate non solo all'attuazione su scala locale della riforma, ma anche alla definizione di situazioni pendenti già da qualche tempo.
E così al Politecnico di Bari avviene che il Piano della Performance e la nomina del nuovo Direttore amministrativo vengano ridotti a semplici "comunicazioni" alle organizzazioni sindacali. Si tratta di due atti importantissimi per la vita del Politecnico barese sui quali le rappresentanze dei lavoratori, RSU e organizzazioni territoriali, avrebbero voluto/potuto offrire il proprio contributo, ma la logica sottesa ai provvedimenti voluti da Brunetta e la riforma gelminiana i hanno generato un clima poco favorevole al confronto e alla concertazione sindacale nel quale le autorità di governo del sistema universitario
sono convinte di poter agire, privandosi dell'apporto di chi rappresenta istanze e punti di vista di lavoratori e operatori.
Qui una sintesi e una valutazione degli ultimi incontri sindacali al Poli.Ba.
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