mercoledì 24 settembre 2014

La nostra lettura del piano "La Buona scuola", presentato e discusso il 22 settembre a Bari



 Una notevole partecipazione ed un interessante dibattito aperto hanno caratterizzato l'incontro del 22 settembre scorso presso la Camera del Lavoro di Bari. Abbiamo analizzato la proposta ministeriale "La buona scuola", condividendo idee e proposte in un confronto ampio e approfondito con i partecipanti all'incontro. 
Dopo l'introduzione del segretario generale FLC Bari Ezio Falco, abbiamo presentato il Piano scuola, riassumendolo in una sintesi , che mettiamo a disposizione di tutti, esposta da Antonella Vulcano (segreteria provinciale FLC).

Abbiamo, poi, aperto i microfoni al dibattito col pubblico. Sono intervenuti docenti, personale ATA, dirigenti scolastici. Particolarmente apprezzati sono stati gli interventi accurati e profondi dei rappresentanti dell'UDS (Unione degli Studenti) di Bari. 
Ha concluso i lavori il segretario generale della FLC Puglia, Claudio Menga. 
Gli addetti ai lavori, coloro che la scuola la vivono e la rappresentano, hanno il diritto di esprimersi in ambiti adeguati e di elaborare proposte organiche. Al momento il Governo si è limitato ad un confronto virtuale sul sito labuonascuola.gov, che consente di esprimere opinioni su alcuni aspetti della proposta. Non è questo il modo di condurre un dibattito: se davvero c'è la volontà di rifondare la scuola pubblica italiana, se finalmente si vuole andare oltre le parziali  "riformine" che da troppi anni corrodono alla base l'impianto dell'istruzione nazionale, bisogna avere il coraggio e la consapevolezza di creare un progetto condiviso, che coinvolga fattivamente i docenti, gli studenti, i sindacati, le associazioni, i pedagogisti. Non tutti conoscono le reali problematiche della scuola, il contributo del cittadino che non ne fruisce da anni non è paragonabile alle idee di un lavoratore o di un alunno. 
E' per questo che continueremo a promuovere spazi di confronto autentico, per veicolare in modo democratico le idee e i contributi di tutti e, in particolare, di chi la scuola la conosce davvero.

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