martedì 31 agosto 2010
Con i precari della scuola il 2 settembre davanti all'USP di Bari
Come si poteva facilmente immaginare la giornata di oggi è stata difficilissima per il personale della scuola della provincia di Bari:
- la riconvocazione di tutti gli assistenti tecnici (che hanno nuovamente dovuto attendere fino a sera inoltrata, per ore e ore prima di firmare un contratto annuale strappato da pochi fortunati), oggetto di un'improbabile proposta prima (la nomina "fino ad avente diritto") e di un'incredibile interruzione delle procedure di nomina poi (durante la convocazione precedente)
- i pochi contratti residui per gli assistenti amministrativi
- l'esasperazione dei tanti collaboratori scolastici rimasti senza uno straccio di lavoro dopo anni
- la carenza di informazioni per i docenti coinvolti nelle operazioni di mobilità che, con gli uffici dell'USP chiusi al pubblico, non sapevano a chi rivolgersi per chiedere modifiche, correzioni, integrazioni degli atti,
- gli incredibili ritardi (solo questa sera sono state pubblicate assegnazioni provvisorie e utilizzazioni della scuola elementare: domani comincia l'anno scolastico e molti docenti fino a stasera non sapevano dove avrebbero preso servizio!)
- il pressapochismo e la scarsa chiarezza usati persino nelle nomine in ruolo da chi ha preteso di attribuire le province di titolarità con decisione d'ufficio (fatta salva l'inutile e ulteriormente confusiva marcia indietro dell'ultimo secondo).
Tutto questo non poteva che portare i lavoratori della scuola a reagire. E fin troppo prevedibile è apparsa, perciò, l'azione di quanti oggi hanno bloccato per alcuni minuti l'area di via Re David antistante all'USP di Bari.
Crediamo però che con l'inizio dell'anno scolastico, sia giunto il momento di rilanciare l'iniziativa dei tanti lavoratori precari (e non solo) della conoscenza.
L'appuntamento per tutti i lavoratori della scuola (precari e non) è per giovedì 2 in mattinata davanti alla sede dell'USP per manifestare insieme il disagio di chi perde il lavoro e il dolore di chi vede annichilata la scuola pubblica.
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