Non può essere neanche una sufficienza. Al massimo un sei meno meno, come titolava l'Espresso di qualche settimana fa. Insomma, "la ragazza è capace ma non si applica" o, per lo meno, "poteva fare molto di più".
Non si può concedere molto di più il Ministro Gelmini, nonostante quanto accaduto oggi sia significativo. Alle 14,00, infatti, è terminato l'incontro con le organizzazioni sindacali del quale, finalmente, iniziamo a sapere qualcosa in più del fantomatico piano delle assunzioni: per lo meno iniziamo ad avere alcuni dati (considerando che non ce n'erano nè nel DL "Sviluppo", nè ce ne sono nella legge di conversione) e sembra emergere una maggiore consistenza di tutta l'operazione di stabilizzazione (annunciata a ridosso delle elezioni amministrative e poi congelata subito dopo).
Finalmente sembra prendere le mosse il programma che dovrebbe portare (non si capisce ancora bene se in 3 anni o già tutte quest'anno) alla collocazione piena e stabile di quasi 67.000 precari della scuola: per la precisione si tratterebbe di 30.482 docenti e 36.488 ATA. Un risultato strappato con le unghie, che non soddisfa interamente considerando le vacanze di posto (ben superiori alle 100mila unità), conseguito esclusivamente con le battaglie politiche e giudiziarie che la FLC CGIL ha intrapreso, quasi da sola, da molto tempo a questa parte.
Molte sono le incertezze che costellano questa decisione comunicata
ai sindacati da Letta e dalla Gelmini: bisognerà attendere di conoscere l'atto di indirizzo del Governo all'ARAN per scoprire se saranno state accolte le richieste della FLC di non ridurre i diritti contrattuali dei precari e di chiarire tutte le procedure che porteranno all'effettivo reclutamento dei precari.
Decisiva sarà, infine, la ripartizione territoriale dei posti a tempo indeterminato sulla quale al momento non abbiamo alcuna informazione.
Sei meno meno, per ora. Non di più.
Sono d'accordo con voi! Poteva applicarsi di più l'alunna gelmini.Predica bene e razzola male
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