domenica 12 settembre 2010

Le lotte non si fermano: da Bari a Messina, la conoscenza prima di tutto

Alcuni momenti del presidio
della FLC alla Fiera del Levante
La FLC CGIL di Bari, in questi giorni intensi nei quali tanti lavoratori sottoscrivono un contratto a tempo determinato con l'Amministrazione scolastica, ma molti altri lo perdono, continua a tenere accesi i riflettori sulla vertenza generale della conoscenza pubblica nel nostro territorio.
Siamo scesi in strada lo scorso 2 settembre, facendo sentire forte la nostra voce davanti alla sede dell'Ufficio Scolastico Provinciale, siamo tornati a farlo ancora 10 giorni dopo davanti all'ingresso della Fiera del Levante, dove aspettavamo, invano, l'arrivo di Berlusconi. Questa volta è stato il suo emissario pugliese, Fitto, a sostituirlo. Una minestra riscaldata e pericolosa quella propinata col suo discorso che nulla ha concesso (e come avrebbe potuto?) ai temi dello sviluppo della conoscenza pubblica nel Mezzogiorno.

Ieri in Fiera e oggi a Messina, dove si è svolta una grande manifestazione indetta dai coordinamenti dei lavoratori precari della scuola alla quale un grosso apporto è venuto dalla FLC delle regioni meridionali. Bloccando per diverse ore lo stretto, la manifestazione è riuscita a far guadagnare un'evidenza nazionale alle rivendicazioni dei lavoratori della scuola che, di questi tempi, sembrano non avere molta scelta: o compiono gesti estremi o della loro condizione e di quella dell'istruzione pubblica non si parla (esemplare a questo proposito l'inchiesta de "L'espresso" sull'edilizia scolastica). Partito da Bari un pullman con una numerosa delegazione della Rete dei docenti precari che ha contribuito al successo dell'iniziativa di oggi.
Come FLC di Bari pensiamo che queste lotte siano tenute insieme da un unico filo e da uno stesso obiettivo: ridare centralità al sistema della conoscenza pubblica e restituire dignità al personale, docente e non, che ci lavora.
E' questa la ragione che ha mosso le nostre azioni in questi primi giorni di settembre; la stessa che muoverà quelle delle prossime settimane.




Qui l'articolo de "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 12 settembre 2010

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