Molto attenta in questa vigilia di avvio di anno scolastico, anche la stampa locale dedica molto spazio al clima di esasperazione che vivono tutti coloro che, a vario titolo, hanno a che fare col mondo della scuola barese.
Lavoratrici e lavoratori precari esasperati per non aver ricevuto un contratto (e per non saper come far fronte alle spese della propria famiglia), lavoratori sballottolati da un capo all'altro della provincia, famiglie preoccupate per le classi tagliate e i docenti di sostegno drasticamente ridotti e studenti arrabbiati per il diritto allo studio palesemente violato.
Non si capisce come sia possibile che il Ministro ignori anche le più evidenti manifestazioni di disagio che si susseguono continue anche nel nostro territorio, parlando a vanvera del più e del meno,
mentre la scuola cancella il diritto della nostra comunità a una scuola accogliente, sicura e qualificante.
Qui a fianco la prima pagina della Repubblica di Bari di martedì 14 settembre e l'articolo in terza sulla notizia, anticipata da noi venerdì scorso, della classe sottratta dalla riforma e restituita dal TAR su ricorso di alcuni genitori. Qui, inoltre, l'articolo del paginone centrale (II-III pagina), in evidenza anche nell'edizione on line.
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