Le sentenze che si sono pronunciate sull'impossibilità di attuare nell'immediato i dettami della legge Brunetta sono diffusissime ormai in tutta Italia. Da Torino a Pesaro, passando per Trieste, le pronunce dei tribunali si sono esercitate nello spiegare che la riforma della Pubblica Amministrazione non può comportare il blocco della contrattazione integrativa, pienamente valida, poichè trova origine nel contratto collettivo nazionale di lavoro, a sua volta, pienamente valido fino all'approvazione del nuovo contratto (e nella pubblica amministrazione i contratti sono bloccati almeno per i prossimi 3 anni).
Ora, grazie alla FLC CGIL, anche Bari ha la sua sentenza anti-Brunetta. Il Conservatorio di Bari, che intendeva applicare il Decreto Legislativo 150/09 da subito in vari modi, è stato condannato per comportamento anti-sindacale,
proprio su ricorso della FLC che ne contestava anche la mancata informativa su varie materie contrattuali (e per la quale, pure, è arrivata puntuale la dichiarazione di antisindacalità).
Ancora battuto, dunque, l'orientamento di Brunetta e dei suoi emuli locali. La contrattazione, quella nazionale e quella integrativa, non si tocca!
Qui il comunicato stampa della FLC CGIL di Bari.
Qui la sentenza del Giudice del lavoro di Bari.
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