lunedì 29 novembre 2010

La FLC CGIL di Bari è al fianco degli studenti e dei lavoratori dell’Università per chiedere il ritiro del ddl Gelmini

Dopo che, per protestare contro il ddl Gelmini sull’Università, ieri alcuni studenti avevano tentato di occupare il teatro Piccinni, mentre continua l’occupazione della presidenza, della biblioteca e di due aule della facoltà di Ingegneria presso il Poliba, questa mattina la protesta è ripresa con centinaia di studenti delle facoltà di Bari che hanno occupato il ponte di corso Cavour e alcune vie collaterali, bloccando per parecchio tempo il centro della città.

Per questa sera i ricercatori dell’Ateneo e del Politecnico hanno organizzato una notte bianca, aperta alla cittadinanza, all’interno dell’Ateneo.
 La FLC CGIL di Bari è al fianco di studenti e lavoratori e i numeri danno ragione alla nostra protesta:
- Il governo mette a disposizione 1500 posti  per professori associati, corrispondenti
praticamente a 20 posti all'anno per ateneo (solo l'ateneo di Bari conta 800 ricercatori); con questi numeri è difficile immaginare reali percorsi di carriera per tutti. 

- Il governo rende disponibile un miliardo sul FFO dell'università, ma si dimentica di dire che i tagli corrispondono a oltre un miliardo e mezzo. 
- Il governo vuole la meritocrazia e l'efficienza, ma non ricorda che blocca sia il turn-over che le retribuzioni del personale.
Siamo contro tutte queste menzogne. Il DDL va ritirato. 

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