martedì 3 maggio 2011

La scuola che rimane e quella che resiste...

Due notizie: una buona e una meno buona. Partiamo dall'ultima: nelle scuole secondarie di primo grado rientranti nella competenza dell'Ambito Territoriale di Bari l'entità dei tagli sale ancora rispetto a quanto ipotizzato inizialmente. I posti tagliati in organico di diritto per i docenti saranno oltre 70. La previsione che si può facilmente fare è che, dopo la cancellazione del tempo pieno in interi comuni (da Bitonto a Palo a Molfetta) per la scuola elementare, anche la scuola media barese pagherà dazio con l'eliminazione generalizzata del tempo prolungato e il sovraffollamento spinto delle classi, in barba alle norme sulla sicurezza e ai vinvoli per le classi con ragazzi diversamente abili. Qui il comunicato della FLC CGIL di Bari sul punto.
Una bella notizia, invece, arriva dall'Istituto Tecnico Commerciale e Linguistico "Marco Polo" e dall'ITC "Lenoci" di Bari: l'intero copro docente delle due scuole ha sottoscritto e inviato al Presidente del Consiglio una lettera che contesta e respinge al mittente le espressioni sprezzanti nei confronti dell'indottrinamento che i docenti opererebbero nei confronti degli studenti. Qui il testo della lettera.
Invitiamo i lavoratori della conoscenza della
provincia di Bari a moltiplicare queste iniziative, a proseguire e rilanciare la mobilitazione, aderendo allo sciopero del prossimo venerdì 6 maggio e partecipando al corteo che si terrà a Bari con partenza da Piazza Castello alle ore 9,30.

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