Si moltiplicano le occasioni di intervento da parte della FLC CGIL di Bari sul dimensionamento forzato previsto dalla L.111/11, ma già impugnata da ben 7 regioni davanti alla Corte Costituzionale. Nell'attesa del giudizio di legittimità costituzionale, la Regione ha adottato le linee guida che affievoliscono l'obbligo di creare istituti comprensivi con almeno 1000 alunni e ripristinano, sostanzialmente, parametri più tolleranti, allo scopo di avviare un percorso graduale per raggiungere obiettivi di razionalizzazione più ragionevoli e adeguati alle condizioni territoriali nel corso di un tempo più lungo. Tanto più che in questa fase sembra che lo stesso ormai dimissionario governo sembra aver fatto marcia indietro su una norma puramente ragionieristica che calpesta le esigenze dell'intera comunità scolastica.
L'ultima iniziativa è partita a Corato con la firma da parte di tutte le RSU della FLC CGIL delle scuole
primarie e secondarie di primo grado
di un documento teso a chiedere un'analisi larga e condivisa delle proposte allo studio dell'Amministrazione. L'obiettivo è quello di limitare l'impatto del dimensionamento su famiglie e lavoratori e di salvaguardare, per quanto possibile, la continuità didattica e l'identità storica dei circoli.
Qui il documento diffuso in tutti gli istituti della città e consegnato all'Amministrazione.
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