sabato 16 luglio 2011

Ricorsi per la stabilizzazione e la carriera. Il Governo prova a fermarli col contributo unificato.

In questi giorni, il Governo che non avrebbe dovuto alzare le tasse (anzi avrebbe dovuto ridurle), ne ha introdotta una particolarmente odiosa nei confronti dei lavoratori: il "contributo unificato" per la cause in materia di lavoro e pubblico impiego, infatti, prima non esisteva. E' un invenzione di questo Governo che pensa bene con una sola mossa di fare cassa e contemporaneamente scoraggiare i lavoratori dal chiedere il rispetto dei propri diritti in tribunale. Un disegno perfetto che, guarda caso, interviene proprio mentre decine di migliaia di ricorsi di precari della scuola stanno per essere depositati dalla FLC e da altri soggetti. Questa tassa sulla giustizia viene poi introdotta in maniera improvvisa e repentina, praticamente da un giorno all'altro. Fino al 5 luglio praticamente non esisteva per i ricorsi lavoristici, dal 6 invece sì. E non si tratta neanche di pochi spiccioli, tutt'altro.
Abbiamo sentito il bisogno, sempre nella logica della massima trasparenza, di dover spiegare cosa sta accadendo in questi giorni (in queste ore, sarebbe meglio dire) sulla pelle di tanti lavoratori, tanti ricorrenti del mondo della scuola organizzati dalla FLC di Bari e per i quali stavamo per depositare i ricorsi, ma non solo. Si pensi ai numerosi lavoratori del privato (ai docenti di tante scuole
non statali, tanto per rimanere ai nostri settori) costretti a operare frequentemente in quella zona grigia tra regolarità e irregolarità oppure nel sommerso più profondo, lavoratori i cui diritti, economici e non solo, sono costantemente violati. Ora, per far valere i propri diritti potrebbero essere costretti a pagare una tassa solo per poter iniziare un'azione legale. Una vera vergogna che, almeno per i precari della scuola, nelle ultime ore (con una modifica apportata in fase di approvazione della manovra) sembra affievolirsi (la soglia dell'esenzione dovrebbe essere stata innalzata a circa € 30-32 mila) e comporterebbe per i più solo un nuovo aggravio organizzativo nel ricontattare tutti i ricorrenti per firmare la dichiarazione di esenzione.
Intanto abbiamo chiesto al nostro legale, Roberto D'Addabbo, a margine dell'iniziativa di ieri della CGIL davanti alla Prefettura di Bari, indetta proprio per protestare contro la Finanziaria, qualche spiegazione su come interviene il contributo unificato, cosa comporta e come potremmo comportarci nei prossimi giorni. Qui il breve video.
A brevissimo i nostri ricorrenti direttamente riceveranno chiare e semplici istruzioni .

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