Si erano già fatti notare durante il BiF&est, dando visibilità a una battaglia che, oltre al sacrosanto diritto al lavoro sudato e meritato, sintetizza emblematicamente l'indifferenza usata dal nostro Paese per trattare alcune delle menti brillanti - sulla cui formazione e selezione ha investito tempo e risorse - e tutto il sistema di addetti (attivi ed aspiranti) e utenti del sistema della conoscenza pubblica. Si tratta dei 31 ricercatori-fantasma dell'ateneo di Bari, risultati vincitori di un concorso co-finanziato da MIUR e Università che da oltre due anni non possono essere assunti per via del susseguirsi di norme insensate e vessatorie nei confronti degli atenei pubblici e dei meccanismi che ne regolano la contabilità. Un accanimento normativo che continuiamo a denunciare,
manifestando al fianco di questi 31 lavoratori, come abbiamo fatto ieri in Ateneo, in concomitanza con una riunione del Consiglio d'Amministrazione dell'università barese dalla quale si attendono a breve risposte e novità che sblocchino una vertenza rappresentativa per tutti i comparti della conoscenza pubblica. La FLC CGIL di Bari, come sempre, sarà al loro fianco per sostenere e vincere anche questa battaglia.
Nessun commento:
Posta un commento