Non meraviglia che il Politecnico mostri pubblicamente le sue performance negative in termini di trasparenza, se bisogna aspettare la comunicazione di un’organizzazione sindacale del 4 ottobre per apprendere che in una seduta del Consiglio d’Amministrazione si è costituita fin dal 30 luglio (!) un’apposita commissione interna che dovrebbe occuparsi (il condizionale è d’obbligo: dato che non esiste un verbale del CdA dobbiamo stare al comunicato sindacale) di questioni riservate alla contrattazione d’ateneo.
Posto che è del tutto legittimo che il CdA della “controparte” (così si chiama normalmente nelle relazioni sindacali) si dia gli strumenti che ritiene per discutere ed elaborare le proprie proposte, troviamo originale che contribuisca all’elaborazione di quelle proposte o alla “verifica della loro fattibilità” anche una rappresentanza della parte sindacale. Certo, questa siede nel CdA in quanto membro eletto (la democrazia, prima di tutto), ma ci chiediamo se non sia per lo meno inopportuno che in questa commissione, articolazione del CdA, siedano e discutano fianco a fianco il Direttore Generale, il prof. Di Sciascio (il 30 luglio era solo candidato Rettore…), insieme ad una delle RSU più suffragate
che, va da sé, nei prossimi tavoli di contrattazione siederà dall’altra parte. Sarà un caso - e ci saranno state, ovviamente, tante altre valide motivazioni (anche se nei comunicati diffusi e nelle occasioni pubbliche della campagna elettorale non se n’è trovata traccia) - ma l’evidente attivismo sindacale a sostegno del candidato rettore, poi eletto, ancorchè legittimo, è suscettibile di ingenerare ulteriori elementi di confusione e incertezza su ruoli e funzioni.
Il tutto è poi aggravato dall’atteggiamento sordo dell’Amministrazione nei confronti delle richieste avanzate dalle Organizzazioni Sindacali tanto sulla gestione della mobilità interna quanto sul monitoraggio del lavoro atipico. Se sul primo punto, fin dal 30 settembre, abbiamo sollevato il problema e richiesto un intervento del Rettore, bellamente ignorato dal recente provvedimento della Direzione sulle mansioni dei trasferiti, sul secondo, affrontato anch’esso con richiesta del 9 agosto, rileviamo che la Direzione ha diramato (il 10 settembre) una nota ai Dipartimenti chiedendo di fornire, anche in forza di una norma di legge, dati che dovrebbero essere forniti per informativa sindacale prevista ordinariamente e annualmente da contratto nazionale. Dal termine fissato per le comunicazioni dei dipartimenti ad oggi è passato un mese esatto, ma non abbiamo alcuna traccia del monitoraggio sui lavoratori precari in servizio al Politecnico. Dati che abbiamo chiesto, ovviamente, non per mera curiosità, ma per poter monitorare il fenomeno e fornire le migliori tutele ai lavoratori più deboli.
Rinnoviamo, dunque, la nostra richiesta all’Amministrazione a fornire i chiarimenti e i dati richiesti, oltre che per adempiere agli obblighi di legge, anche per adempiere ai suoi obblighi di relazioni sindacali. In mancanza saremo costretti ad attivare tutti i rimedi necessari per impedire che si ignorino le prerogative sindacali e, insieme a queste, i diritti dei lavoratori che, in maniera trasparente, da sempre tuteliamo.
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