Ogni tre anni ciascun docente inserito nelle cosiddette GAE deve seguire attentamente la procedura (da quest’anno totalmente informatizzata), aggiornare la propria posizione pena la cancellazione dalla graduatoria. Per i docenti inseriti nelle graduatorie delle nostre province,
però, l’operazione di aggiornamento implica il riavvio dei calcoli cervellotici per comprendere se sia opportuno rimanere qui in graduatoria, magari rischiando di lavorare a singhiozzo o di non lavorare affatto, oppure scegliere di modificare la provincia di inserimento e, va da sé, fare i bagagli e spostarsi nelle province settentrionali per provare a strappare un contratto più lungo se non addirittura per i più titolati (e fortunati) un contratto a tempo indeterminato. Un vero e proprio rebus che non potrà essere risolto neppure dalle 1200 assunzioni già programmate su posti di sostegno nei prossimi due anni per la Puglia (delle quali circa 500 riguarderanno il provveditorato di Bari) che non incideranno troppo sulle situazioni più critiche delle graduatorie della scuola primaria e della scuola secondaria di secondo grado. Ed è lì che con molta probabilità torneremo a registrare i casi verificatisi anche nello scorso aggiornamento di docenti che con famiglia al seguito decideranno di trasferire la propria posizione in graduatorie del nord Italia pur di avere qualche opportunità lavorativa in più.
È evidente che il sistema delle graduatorie ad esaurimento, che ha fatto la fortuna di tanti uffici legali e di enti erogatori di corsi di dubbia qualità, non regge più e va profondamente ripensato, anche se mai nel senso del reclutamento diretto voluto dalla Giannini e mai senza aver prima svuotato le attuali GAE. La proposta della FLC CGIL va esattamente in questa direzione.
Fin tanto che non sarà stato raggiunto questo obiettivo la FLC CGIL di Bari sarà al fianco di tutti i docenti precari che avranno necessità di supporto, come nel caso dell'aggiornamento delle GAE che andrà espletato entro il 10 maggio.
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