Le foto di 1 anno fa |
Come si può vedere dal documento elaborato a suo tempo insieme ai lavoratori della scuola, dopo una partecipata e sentitissima assemblea sindacale di scuola, e trasmesso a tutte le autorità istituzionalmente interessate nulla si è mosso e non abbiamo ricevuto (nè noi, nè i lavoratori, ben inteso) alcun cenno di considerazione.
Ora, le scuole come il Santarella, spesso scuole tecnici e professionali, ma anche tante scuole dell'obbligo, spesso definite "di trincea", non hanno bisogno di attenzioni pelose in campagna elettorale, ma di risorse tecniche, umane, finanziarie e professionali, coordinate con interventi "di sistema" sui contesti difficili in cui spesso sono costrette ad operare. Non servono a molto le belle parole dei corsi di aggiornamento sul compito educativo dei docenti, se il contesto è così
drammaticamente degradato e deprivato, come spesso accade. Serve una strategia precisa e il lavoro convergente di più soggetti, di più istituzioni che possano riconoscere il valore centrale della scuola e di chi vi opera. E serve una regia vera che, da troppo tempo, l'amministrazione scolastica ai suoi vari livelli ha irresponsabilmente rinunciato ad esercitare, specie in queste scuole.
Diversamente, se si protrarrà l'indifferenza in cui vivono da troppo tempo i lavoratori delle scuole come il Santarella, si continueranno a generare mostri in una spirale di degrado/violenza/repressione che poco o nulla hanno a che fare con la scuola.
Noi da sempre e come sempre rimaniamo a fianco dei lavoratori della scuola cui stiamo fornendo e forniremo ancora nei prossimi giorni tutto il nostro supporto.
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