sabato 26 marzo 2016

Pensioni: l'INPS truffa i salvaguardati della scuola. Sabato 2 aprile di nuovo in piazza per cambiare la legge Fornero

L'amara sorpresa per i lavoratori salvaguardati della scuola (i "quota 96" gabbati dalla Fornero nel 2011/12) è arrivata poco dopo aver scoperto di essere stati ammessi al ristretto circolo di coloro che avrebbero potuto accedere a pensione durante l'anno scolastico 2015/16, in qualsiasi momento, come diceva il MIUR, con decorrenza giuridica 1° settembre 2015 ed economica dal giorno successivo alla cessazione. Peccato che il Miur abbia dimenticato di accordarsi con l'INPS e che all'istituto di previdenza non interessi nulla dei nostri lavoratori. Così a cessazioni effettuate, i lavoratori ormai in pensione hanno scoperto che per il mese di dicembre non avrebbero ricevuto alcuna retribuzione (poichè la gran parte di loro ha interrotto il servizio il 1 dicembre 2015) e che neanche l'INPS avrebbe pagato l'assegno pensionistico, se non a far data da gennaio 2016, nonostante quanto previsto da un emendamento introdotto in tutta fretta per riparare al danno dal Miur nella legge di stabilità approvata a fine dicembre. L'effetto quindi non cambia, i avoratori rimangono scoperti per il mese di dicembre e l'INPS
continua a non voler sentire ragioni; per questo abbiamo scritto unitariamente al Direttore del'INPS di Bari per un incontro che chiarisca e risolva la questione evitando penalizzazioni per il personale della scuola. Quanti fossero in questa situazione possono comunicarcelo per ricevere aggiornamenti e info a bari@flcgil.it.
Inoltre, per modificare la legge Fornero, ingiusta e iniqua, senza la quale i danni come questi sui lavoratori (in special modo) della scuola non si sarebbero verificati, sabato 2 aprile saremo in piazza C. Battisti alle ore 9.00 a Bari, dapprima con un'assemblea pubblica (a Giurisprudenza) e poi con un presidio unitario dei sindacati confederali nell'ambito di una giornata di mobilitazione nazionale contro la legge Fornero e per i diritti previdenziali e al lavoro di tutti, anziani e giovani.

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