venerdì 23 dicembre 2011

Ancora sul dimensionamento scolastico: i piani definitivi e il caso Bitonto. Spunta un comprensivo da 2000 alunni!

La scorsa settimana abbiamo pubblicato i piani di dimensionamento provvisori elaborati dalla provincia per la secondaria di secondo grado e dai comuni per le scuole del primo grado.
Quest'oggi possiamo pubblicare la delibera ufficiale con la quale la Provincia di Bari formula le proprie proposte di modifica alla rete scolastica provinciale per la secondaria di secondo grado. La delibera e il relativo piano allegato evidenziano, assieme ad alcune naturali operazioni di razionalizzazione, anche diversi punti critici.
Sull'intera operazione del dimensionamento scolastico continuiamo a mantenere profonde riserve e anzi esprimiamo una netta opposizione alle proposte di tante amministrazioni comunali che rischiano di generare situazioni ingestibili; l'ultima, davvero assurda, rischia di verificarsi nel comune di Bitonto: nella proposta di riassetto della rete scolastica comunale, contenuta nella delibera di giunta, si ipotizza la creazione addirittura di un istituto comprensivo di 1967 alunni!
Per inciso la nostra proposta al tavolo di confronto con l'Amministrazione è stata radicalmente diversa, poichè tesa a minimizzare l'impatto del riassetto previsto dalla L. 111/11. E' evidente che quando si parla di numeri di questa entità non si sta più parlando di scuola, poichè si trascura ogni elemento di coerenza, credibilità e gestibilità dell'offerta formativa. Tutto ciò senza considerare la perdita secca di posti di lavoro (nella proposta di Bitonto, ad esempio, - 6 tra DS e DSGA, oltre alla probabile perdita di diversi posti di personale ATA).
Considerando il nuovo orientamento del MIUR, basterebbe per portare nella media dei 1000 alunni per istituzione scolastica, almeno per la provincia di Bari, una operazione accorta e graduale sulle scuole secondarie di secondo grado (quelle più pesantemente sottodimensionate).
Ci auguriamo che l'assessorato regionale avvii quanto prima il percorso di concertazione richiesto dalle organizzazioni sindacali regionali, in modo da ricondurre la redazione del piano della rete scolastica regionale a criteri più razionali e accettabili.

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