Ricordiamo che per poter sostenere le prove di selezione e in particolare la prova preselettiva è necessario effettuare 2 passaggi: 1. iscrizione al sito del CINECA e preiscrizione alla prova; 2. registrazione al sito dell'università prescelta, pagamento del contributo previsto, perfezionamento della preiscrizione. La seconda fase può prevedere costi, procedure e tempi diversi per ciascuna università per cui consigliamo di leggere attentamente i bandi per il TFA di ciascun ateneo.
Le FAQ annunciate dal MIUR nell'incontro con le organizzazioni sindacali purtroppo, almeno per il momento, sono soltanto quelle pubblicate sul sito del Cineca. Insufficienti le indicazioni su molti punti che rimangono incerti e su cui, soprattutto, il MIUR sembra non voler assumere alcuna responsabilità e
alcun impegno a chiarire realmente. Nell'incertezza suggeriamo a tutti i candidati comportamenti sempre prudenti (anche se talvolta economicamente penalizzanti, è il caso dei "congelati SSIS", ad esempio), basati su testi normativi e non su dichiarazioni o informazioni, diffuse talvolta da organi istituzionali, ma privi di fondamento e attendibilità.
alcun impegno a chiarire realmente. Nell'incertezza suggeriamo a tutti i candidati comportamenti sempre prudenti (anche se talvolta economicamente penalizzanti, è il caso dei "congelati SSIS", ad esempio), basati su testi normativi e non su dichiarazioni o informazioni, diffuse talvolta da organi istituzionali, ma privi di fondamento e attendibilità.
Sul caso dei docenti precari privi di abilitazione (360 giorni? 3 anni di almeno 180 giorni? boh?!) - da ammettere al TFA in deroga al numero di posti stabiliti nel decreto ministeriale - è in atto un autentico balletto e una feroce speculazione, come al solito, sulla pelle dei precari. Al momento non circola neanche una bozza di decreto e tutta l'aspettativa generata tra i colleghi (potenzialmente) interessati è dovuta "solo" a dichiarazioni e promesse per lo meno incaute. Di concreto c'è solo un focus (?!) pubblicato sul sito ministeriale e un incontro, e i relativi resoconti, svoltosi al MIUR con le organizzazioni sindacali (interlocutorio e, ovviamente, privo di efficacia reale, anche per l'assenza di una bozza di atto normativo). Nel rimandarvi a quello e alle controproposte della FLC CGIL anche in questo caso ribadiamo l'invito alla prudenza e all'attenzione con cui assumere le notizie e i relativi comportamenti.
Salve. Sono una docente (?) precaria iscritta nelle g.i. di III fascia, sono entrata nel mondo della scuola nel 2008 con una supplenza breve, e ho lavorato negli ultimi 3 anni con il progetto "Diritti a scuola", per accettare il quale ho lasciato, per ben due anni, supplenze brevi, che però si sarebbero prorogate a fine anno scolastico, esami compresi. Tutto ciò per la certezza del riconoscimento del punteggio e del servizio (almeno 180 gg). Chi ha lavorato per lo stesso progetto ne conosce pregi e difetti...
RispondiEliminaVorrei però sapere se potrò "vantare" questo servizio continuativo come requisito per l'accesso ai tfa speciali - ridotti -semplificati - o come si vorrà chiamarli, qualora partissero.
Purtroppo ad oggi non ho trovato, nè ricevuto risposte al mio quesito, che di certo non è soltanto mio. Le varie O.O.S.S. conoscono anche queste situazioni?
Spero di ricevere, se non una risposta certa, almeno un chiarimento a proposito, poichè nell'accordo Miur-Puglia si parla di servizio scolastico a tutti gli effetti, ma ancora non esiste una equiparazione ufficiale co.co.co.-servizio a t.d.(o sbaglio?).
Ringrazio anticipatamente chi vorrà rispondere.
Conosciamo e teniamo in debito conto queste situazioni che, peraltro, non riguardano solo la Puglia. La convenzione MIUR/Puglia peraltro vi da una certa garanzia. Quando avremo una bozza del provvedimento su cui ragionare faremo le valutazioni del caso.
RispondiEliminaper i TFA speciali, sono validi i 180 giorni di servizio raggiunti attraverso più supplenze brevi in un a.s.?
RispondiEliminaGrazie.
L'attuale stesura della modifica al D.M. 249/10 non chiarisce il tuo dubbio, ma non avrebbe molto senso se fossero esclusi i docenti con più periodi di lavoro di 180 giorni complessivi.
RispondiElimina