Si é tenuta giovedì 21 giugno, presso la Camera del Lavoro di Bari, un'assemblea sulla nuova bozza relativa alle classi di concorso che ha visto la partecipazione di Corrado Colangelo, del centro nazionale FLC, e di moltissimi docenti di scuola secondaria, molti dei quali soprannumerari.
Alle preoccupate sollecitazioni dei presenti Colangelo ha risposto in maniera chiara e puntuale, sottolineando innanzitutto che ci troviamo di fronte ad un provvedimento ancora del tutto provvisorio; durante l'ultimo incontro con l'amministrazione del 31 maggio scorso la FLC ha contestato svariati aspetti della bozza, che necessita di innumerevoli correzioni ed integrazioni (ad esempio non tutte le atipicità attualmente previste sono state tradotte in sottocodici, con il rischio che se l'impianto fosse confermato si determinerebbe un notevole aumento dei docenti soprannumerari).
Rispondendo ad un docente preoccupato che la nuova bozza possa intervenire a stravolgere lo status quo, anche di chi insegna determinate discipline da tempo, Colangelo non solo ha ribadito che la FLC difenderà questo diritto
per i docenti di ruolo (lo stesso articolo 3 comma 2 della bozza di regolamento garantisce il mantenimento del posto per chi insegna discipline non piú previste) ma che si impegna a farlo per tutti i docenti precari inseriti nelle graduatorie ad esaurimento.
In merito all'introduzione di classi di concorso specifiche per il sostegno, con la conseguenza che l'insegnante sia esclusivamente dedicato al sostegno e non sia piú insegnante di classe, la FLC si dichiara contraria, mentre sull'eventuale unificazione delle aree nella secondaria di II grado é piú possibilista, ma bisogna tener conto che ció produrrebbe effetti diversi a seconda della provincia (il rischio é che, per alcune aree con punteggio inferiore, scompaia l'attribuzione di supplenze).
In conclusione, quello che la FLC denuncia é che l'attribuzione degli insegnamenti alle nuove classi di concorso non puó essere solo un gioco di numeri, codici e sottocodici; l'impressione é che il gruppo di lavoro non stia lavorando affatto sui contenuti e che l'unico obiettivo sia razionalizzare. In una prospettiva di tagli, qualcuno diventa soprannumerario comunque e per questo motivo cadono le motivazioni alla base di ogni guerra tra classi di concorso, poiché ció a cui bisognerebbe tendere, e che invece questa bozza non tiene in considerazione, é il riferimento alle linee guida ed alle indicazioni nazionali, guardare a CHE COSA INSEGNIAMO, al fine di realizzare percorsi formativi compatibili con i diplomi e le qualifiche che vengono rilasciati.
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