mercoledì 11 luglio 2012

Organici personale ATA: taglio netto sui DSGA, conferma sugli altri profili, ma con la spending review a rischio le assunzioni dei precari

L'anno scorso di questi tempi denunciavamo l'ultimo atto degli effetti nefasti della L. 133/08 sugli organici ATA della provincia di Bari. Si trattava di un taglio drastico che ha costretto le scuole a veri salti mortali nell'organizzazione del servizio di quest'anno (lavoratori e utenti se ne sono accorti). Quest'anno, dalla prima informativa degli organici a nostra disposizione, i dati della ripartizione dell'organico regionale degli ATA per la nostra provincia parlano di un sostanziale mantenimento dei numeri dello scorso anno: - 9 posti per gli amministrativi, - 22 collaboratori scolastici, identico il numero di assistenti tecnici e di tutte le altre figure. Quanti pagano l'annunciato dazio al dimensionamento scolastico sono però i DSGA, i cui posti in organico di diritto, in provincia di Bari (+Bat), passano da 337 a 255, con un esubero provinciale che sarà ridotto a 30 unità solo con le utilizzazioni nelle scuole sottodimensionate. La FLC CGIL si è già attivata, al riguardo per prevedere nel contratto regionale delle utilizzazioni, un'articolazione di soluzioni per recuperare quanti tra questi lavoratori rimarranno senza sede.
Nonostante la sostanziale tenuta sull'organico complessivo (a eccezione dei DSGA, per l'appunto) e un discreto numero di pensionamenti (56 AA, 12 AT),
non cessa l'emergenza su amministrativi e tecnici. Le novità contenute nel decreto sulla spending review - per lo più attraverso la previsione del passaggio obbligatorio dei docenti dichiarati permanentemente inidonei nei profili degli ATA - se applicate così come sono, rischiano di azzerare completamente nella nostra provincia le assunzioni di tecnici e amministrativi dalle graduatorie provinciali. Un danno gravissimo alle decine e decine di amministrativi precari, competenti e qualificati, che in questi anni hanno retto le segreterie scolastiche, nonostante la profonda assenza di risorse e di organico. Una minaccia alla stabilità del reddito di lavoratori e famiglie che denunciamo con forza  e che non può e non deve passare inosservata. Da parte nostra, come abbiamo già fatto nel corso di quest'anno scolastico con un lavoro costante e capillare, metteremo a disposizione tutte le nostre energie per difendere sia il personale inidoneo taglieggiato dal trasferimento coatto, sia i lavoratori ATA precari il cui contratto è messo seriamente a rischio.

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