mercoledì 8 gennaio 2014

Diritti a scuola: oggi le convocazioni ATA e l'integrazione delle convocazioni per la primaria

Già nei giorni immediatamente precedenti le festività natalizie sono state avviate le fasi di reclutamento per il personale della scuola che sarà impegnato su Diritti a scuola, l’avviso regionale che, giunto ormai alla quinta edizione, consente agli studenti in difficoltà di rafforzare le proprie competenze di base.
Anche quest’anno l’adesione delle scuole è stata massiccia, tanto che i € 25 milioni stanziati dalla Regione sono bastati a coprire poco meno di 200 progetti dei quasi 300 presentati dalle scuole dell’Ambito territoriale di Bari. Nonostante, i 80 circa progetti esclusi dal finanziamento per l’insufficiente posizionamento in graduatoria, le opportunità lavorative per i docenti e gli ATA precari saranno notevoli per i tanti aspiranti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento, tagliati dalle manovre operate sulla scuola negli
scorsi anni.
Docenti

Primaria
Secondaria 1° grado
Secondaria 2° grado
Tutti gli ordini di scuola
138
68 (lettere)
104 (lettere)

52 (matematica)
84 (matematica)
totali
138
120
188
446
Personale ATA
Assistenti amministrativi
60
Collaboratori scolastici
135
totale
195*

*Dati non ufficiali ancora soggetti a piccole modifiche
Poco meno di 700 posti complessivamente, come si vede, per i docenti - che, in parte, hanno già assunto l’incarico (al netto dei docenti della primaria che l’8 gennaio saranno riconvocati per alcuni posti residuati) - e gli ausiliari e amministrativi precari della scuola dell’Ambito di Bari che verranno convocati presumibilmente nella giornata di oggi per il 13-14 gennaio.
Opportunità lavorative importanti, determinate da un’iniziativa regionale che quest’anno ha ricevuto un ennesimo riconoscimento, dato che il personale impegnato nei progetti attivati dalle regioni potrà vedere valutato il proprio titolo di servizio nelle graduatorie in cui è inserito, circostanza non garantita lo scorso anno.
Ancora per quest’anno, insomma, l’iniziativa della Regione Puglia permetterà di surrogare alle carenze di investimento del Governo centrale e del Ministero dell’istruzione che, con i tagli all’organico da una parte e con quelli al Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (finalizzato proprio a progetti di recupero e potenziamento), non ha prodotto altro che penalizzazioni ai danni delle categorie più deboli tanto degli studenti, quanto dei lavoratori. Nella nostra regione il colpo, dunque, è stato attutito grazie all’iniziativa assunta dal governo regionale e grazie al protagonismo di tante istituzioni scolastiche.
Ora, però, sarebbe il caso che, finalmente, il MIUR desse concreti segnali di cambiamento, restituendo risorse per la formazione degli alunni e per la restituzione delle opportunità lavorative ai tantissimi lavoratori precari della nostra provincia.

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