venerdì 12 luglio 2013

I posti del concorso dei docenti spariscono insieme ai diritti dei precari

È in dirittura d’arrivo la contestata fase selettiva che dovrebbe portare all’assunzione in ruolo dei prossimi docenti fin dal 1° settembre. Il concorso a cattedra del personale docente si chiuderà fortunatamente nel giro di qualche settimana e sarà stato uno dei più rapidi in assoluto, anche a causa delle modalità irrituali e scorrette con cui è stato portato avanti.
Abbiamo contestato il concepimento del concorso in una fase complicata come questa che stanno vivendo le migliaia di precari inseriti nelle sterminate graduatorie ad esaurimento della nostra provincia. Oggi però abbiamo un argomento in più per lamentare l’inutilità e la pretestuosità di questo concorso, come di quello che potrebbe seguire nel 2014, preannunciato a mezza bocca dal Ministro Carrozza.
Infatti, i posti su cui operare le assunzioni in ruolo a partire dal 1° di settembre del 2013, per molti ordini di scuola e classi di concorso, semplicemente non ci sono nella nostra provincia di Bari e sull’intero territorio regionale. Dopo i pensionamenti, le iscrizioni, la conseguente formazione dell’organico e i trasferimenti i posti vacanti residui (su cui è possibile effettuare immissioni in ruolo) sono totalmente assenti o palesemente insufficienti per accogliere il numero di assunzioni programmato.
È il caso ad esempio del concorso per i docenti di posto comune della scuola primaria:
Posti vacanti Bari
Posti vacanti Puglia
Posti a bando Puglia
23
56
284
oppure della classe di concorso dei docenti di scuola superiore della A060
(Scienze naturali, chimica e geografia, microbiologia), il cui saldo dei posti vacanti è addirittura negativa, ma a termini di bando di concorso dovrebbero essere assunti diversi docenti
Posti vacanti Bari
Posti vacanti Puglia
Posti a bando Puglia
-5
-25
13
L’irrazionalità dell’emissione di questo bando di concorso è tanto più clamorosa se si pensa che, per dar luogo all’assunzione di tutti i docenti previsti dal bando, dovrebbe esserci almeno il doppio dei posti vacanti, considerando che l’attuale normativa prevede che le assunzioni, autorizzate annualmente da Ministero dell’Istruzione e dell’Economia e Finanze, devono essere equamente ripartite tra graduatoria concorsuale e graduatorie ad esaurimento. Vero che il bando prevede una spalmatura delle assunzioni in 2 anni, ma su alcuni ordini di scuola e alcune classi di concorso come quelle evidenziate in questo file potrebbero non bastarne 4 o 5 per assumere tutti i vincitori di concorso.
Che si sia trattato della superficialità programmatoria di chi ha sottostimato l’effetto della legge Fornero sulle pensioni o non conosce il nuovo ordinamento scolastico non fa molta differenza per il personale precario della nostra provincia. È necessario non solo un piano di assunzioni pluriennale che garantisca le assunzioni dal concorso per tutti i vincitori nei tempi stabiliti, ma che si metta mano ad un piano di stabilizzazione dei lavoratori della scuola statale che passi per un ampliamento delle opportunità formative delle nostre scuole (dall’organico funzionale, ai docenti di sostegno, a quelli di laboratorio, ecc.) e una politica del turn-over sana che permetta l’accesso alla pensione in tempi normali.
Per tutto questo, come sempre, la FLC CGIL di Bari continuerà a battersi ancora nei prossimi mesi rimanendo al fianco di tutto il personale precario in attesa di stabilizzazione.

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