FLC Bari alla manifestazione del 30/11 a Roma |
Il caso è quello dei miglioramenti di provincia, quelle forme di modifica della titolarità che, pur non codificate, l'Amministrazione scolastica periferica ha sempre concesso ai vincitori di concorso neoimmessi in ruolo allo scopo di perfezionare la provincia di titolarità e rispettare l'ordine di graduatoria, operando sulle disponibilità sopraggiunte e sull'incrocio dei desiderata dei docenti. Quest'anno scolastico, 2013/14, probabilmente in ossequio a direttive di diretta emanazione ministeriale (per legittimare coi numeri l'utilità del concorso e l'operato ministeriale), gli uffici periferici sono stati pressati e si è costretto il personale a lavorare persino di sabato per operare quante più immissioni in ruolo possibile, col risultato che le disponibilità residue non sono state impiegate per i miglioramenti di provincia. Il caos che ne è derivato (a fronte di un beneficio tutto da verificare) sull'assegnazione delle sedi di titolarità,
vincolanti per 5 anni (ora per effetto dell'emendamento inserito nel c. 10-bis art.15 della L. 128/13, per 3 anni), è stato notevole: docenti baresi meglio posizionati in graduatoria costretti a rimanere su Foggia o Lecce e viceversa e docenti baresi peggio posizionati finiti in provincia di Bari.
Ora arriva la prima ordinanza da parte del giudice del lavoro di Foggia (pronunciatosi su 3 ricorsi) che, per quanto in maniera un po' contorta e discutibile, riconosce l'evidente lesione del diritto dei docenti da parte dell'Amministrazione scolastica e ingiunge di far optare per una migliore sede di servizio disponibile.
Se si fosse dato ascolto alle lamentale delle organizzazioni sindacali e dei docenti, oggi avremmo meno contenziosi, meno spreco di tempo e risorse e docenti più tutelati.
Quanti vogliano ricevere più informazioni e dettagli possono scriverci per posta elettronica a bari@flcgil.it.
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