Nei giorni scorsi è stata intensissima la mobilitazione del personale tecnico-amministrativo precario dell'Università di Bari, circa 60 lavoratori (tra quelli conosciuti e censiti, perchè direttamente dipendenti dall'amministrazione centrale, ma i numeri sono senz'altro più elevati se si contano i dipendenti e i parasubordinati dei 24 dipartimenti dell'UniBa) che hanno intrattenuto un rapporto di lavoro pluriennale, talvolta decennale, con l'ateneo barese, ma che ancora oggi non solo non vengono stabilizzati, ma rischiano l'espulsione dal lavoro per semplice scadenza contrattuale.
Un'assurdità resa possibile dalla congerie di norme legislative inutili, se non nocive, su proroghe e stabilizzazioni prodotte recentemente e dall'accanimento nell'assegnazione delle risorse alle università specie sugli atenei meridionali che non possono permettersi l'incremento della tassazione studentesca.Alla mobilitazione che si è dispiegata in tutte le scorse settimane la FLC CGIL di Bari ha dato il suo pieno sostegno a vari livelli, sia ai tavoli contrattuali che fuori.
In particolare esprimiamo la più piena solidarietà a quei lavoratori che, rischiando di rimanere senza lavoro per scadenze contrattuale che andranno da qui a fine anno, si sono mobilitati per chiedere alle istituzioni accademiche proroghe e stabilizzazioni.
Come FLC saremo al loro fianco ancora nei prossimi giorni fino ad ottenere il mantenimento ed il ripristino di tutti i rapporti di lavoro, la cui perdita costituirebbe, peraltro, per la stessa amministrazione universitaria una gravissima forma di spreco di energie, risorse e investimenti.
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