lunedì 20 gennaio 2014

Giovedì 23 assemblea su valutazione della performance individuale all'Università di Bari

Le ricadute delle disposizioni impartite da Brunetta a suo tempo continuano a produrre effetti nefasti sui luoghi lavoro. E così gli atenei del territorio barese mettono in cantiere complessi sistemi procedurali orientati a misurare e valutare la performance di ciascun dipendente per dividere la platea dei lavoratori in buoni e cattivi e stabilire a chi spettino le briciole e chi, invece, debbano ritenersi "a rischio". E sì perchè i sistemi di valutazione della performance, ideati prima della L. 240/10 che ha ridisegnato il sistema della governance negli atenei e la condizione in cui operano tutti i lavoratori dell'università, devono condurre (ma lo faranno dal prossimo CCNL) alle celeberrime 3 fasce retributive tarate sui livelli di performance. E tutto questo senza aggiungere un centesimo e senza considerare minimamente le situazioni di contesto che incidono direttamente sui livelli di performance.
Per discutere del sistema di valutazione della performance negli atenei italiani in generale, e baresi in particolare, la FLC CGIL di Bari, dopo aver firmato una nota unitaria coi sindacati dell'ateneo barese, ha organizzato per il prossimo giovedì 23 gennaio dalle
11,00 alle 14,00 presso l'aula IV del 2° piano del palazzo Ateneo un'assemblea sindacale per i lavoratori di tutti gli atenei nella quale si discuterà insieme a Moreno Verdi, responsabile della struttura di comparto nazionale dell'Università, di performance e ricadute sul rapporto di lavoro del personale delle università.

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