Il 5 maggio Bari diventerà la capitale
delle regioni meridionali (Puglia, Calabria, Molise, Basilicata):
infatti, proprio Bari è stata scelta come sede di una delle grandi
manifestazioni dello sciopero unitario contro questa riforma della
scuola. Altre città protagoniste dei cortei saranno Milano, Roma,
Palermo e Cagliari.
La protesta sta crescendo ed è
finalmente unitaria.
A Bari abbiamo costruito sin
dall'inizio un percorso unitario e condiviso: un fitto ciclo di
assemblee unitarie già da ottobre, per informare sulla proposta
Buona Scuola; la campagna Sbloccacontratto, che ha visto la Puglia
come una delle regioni che hanno raccolto più firme in Italia; le due settimane di sciopero delle attività aggiuntive; la manifestazione del 18 aprile a Roma; adesso altre numerosissime iniziative nelle scuole, nelle
associazioni, nelle piazze, per informare (qui le nostre slides) e per discutere con interlocutori politici,
genitori, studenti, personale della scuola.
La mobilitazione, ormai generalizzata,
sta portando i primi frutti: nel DDL ora in discussione è stata
accantonata l'idea dell'abolizione degli scatti di anzianità; sono
allo studio numerosi emendamenti che correggono il tiro rispetto alle
proposte iniziali; è partita dal basso la meravigliosa protesta
silenziosa dei flash mob del 23 aprile, in cui in più di 100 città
italiane hanno “celebrato” il funerale della scuola statale
(proprio in piazza del Ferrarese, a Bari, si è svolta una delle
manifestazioni più numerose e più riuscite, come anche a Monopoli, Corato, Molfetta ecc.).
Cosa fare, adesso? Adesso è il momento
di non demordere, di non far venir meno sostegno e partecipazione
alle mobilitazioni. I correttivi che il Parlamento sta proponendo al
DDL sono il segnale che la protesta sta funzionando e, soprattutto,
che le nostre circostanziate proposte sono attendibili e valide. Ma non
devono bastarci alcune modifiche superficiali, perché rimane molto
negativo il nostro giudizio sul DDL, sia nel metodo che nel merito.
Nel metodo: il Governo, non
dimentichiamolo, non ha voluto alcun reale confronto con chi la
scuola la vive e la rappresenta. Dopo una approssimativa
consultazione on line ed un tour in tutta Italia del ministro
Giannini (che a Bari, in un incontro pubblico, ha rifiutato ogni
possibilità di dialogo), il DDL in discussione ha presentato alcune
modifiche migliorative (recupero scatti), ma anche una inattesa
proposta, su cui non c'era mai stato alcun, seppur labile, confronto:
la chiamata diretta dei docenti da parte dei Dirigenti Scolastici.
Nel merito, abbiamo più volte
enucleato i motivi che ci portano a respingere questo DDL e a
chiedere con forza lo stralcio del Decreto urgente sulle assunzioni e
l'apertura di un nuovo e reale dibattito nel Paese: dalla modifica unilaterale del contratto di lavoro all'invadenza del finanziamento privato, dall'apprendistato a 15 anni alla chiamata diretta.
Abbiamo condiviso la nostra protesta
anche con gli studenti e con i Dirigenti Scolastici (i DS pugliesi hanno
stilato un circostanziato appello unitario allo sciopero).
In un Paese in cui, in questi giorni,
le proteste legittime e motivate vengono derubricate a squadrismo e,
al contempo, ogni norma viene imposta dall'alto con metodi, questi
sì, autoritari, è urgente e necessario che la mobilitazione si
ampli e si organizzi al meglio.
Precisiamo che, nonostante il 5 maggio
sia stata fissata la prima giornata di prove Invalsi per la scuola
primaria, nessun lavoratore potrà essere “precettato” o
sanzionato, visto che l'espletamento delle prove non è un servizio
minimo da garantire obbligatoriamente (vedi dettagli). Contattateci pure per ogni
quesito in proposito.
Si stanno organizzando pullman dai
paesi meno collegati e un rafforzamento del servizio treni
Ci vediamo a Bari, il 5 maggio, alle
ore 9.00, in piazza Castello. Dobbiamo esserci.
Ho elaborato una riflessione critica sul ddl scuola, pubblicata su vari siti, fra cui http://www.tecnicadellascuola.it/item/10962-dalla-scuola-azienda-alla-scuola-clientelare-un-destino-irreversibile.html
RispondiEliminaGaetano Colantuono