domenica 26 aprile 2015

Gli squadristi e i resistenti: il 5 maggio sciopero unitario e corteo a Bari

Il 5 maggio Bari diventerà la capitale delle regioni meridionali (Puglia, Calabria, Molise, Basilicata): infatti, proprio Bari è stata scelta come sede di una delle grandi manifestazioni dello sciopero unitario contro questa riforma della scuola. Altre città protagoniste dei cortei saranno Milano, Roma, Palermo e Cagliari.
La protesta sta crescendo ed è finalmente unitaria.
A Bari abbiamo costruito sin dall'inizio un percorso unitario e condiviso: un fitto ciclo di assemblee unitarie già da ottobre, per informare sulla proposta Buona Scuola; la campagna Sbloccacontratto, che ha visto la Puglia come una delle regioni che hanno raccolto più firme in Italia; le due settimane di sciopero delle attività aggiuntive; la manifestazione del 18 aprile a Roma; adesso altre numerosissime iniziative nelle scuole, nelle associazioni, nelle piazze, per informare (qui le nostre slides) e per discutere con interlocutori politici, genitori, studenti, personale della scuola.
La mobilitazione, ormai generalizzata, sta portando i primi frutti: nel DDL ora in discussione è stata
accantonata l'idea dell'abolizione degli scatti di anzianità; sono allo studio numerosi emendamenti che correggono il tiro rispetto alle proposte iniziali; è partita dal basso la meravigliosa protesta silenziosa dei flash mob del 23 aprile, in cui in più di 100 città italiane hanno “celebrato” il funerale della scuola statale (proprio in piazza del Ferrarese, a Bari, si è svolta una delle manifestazioni più numerose e più riuscite, come anche a Monopoli, Corato, Molfetta ecc.).

Cosa fare, adesso? Adesso è il momento di non demordere, di non far venir meno sostegno e partecipazione alle mobilitazioni. I correttivi che il Parlamento sta proponendo al DDL sono il segnale che la protesta sta funzionando e, soprattutto, che le nostre circostanziate proposte sono attendibili e valide. Ma non devono bastarci alcune modifiche superficiali, perché rimane molto negativo il nostro giudizio sul DDL, sia nel metodo che nel merito.
Nel metodo: il Governo, non dimentichiamolo, non ha voluto alcun reale confronto con chi la scuola la vive e la rappresenta. Dopo una approssimativa consultazione on line ed un tour in tutta Italia del ministro Giannini (che a Bari, in un incontro pubblico, ha rifiutato ogni possibilità di dialogo), il DDL in discussione ha presentato alcune modifiche migliorative (recupero scatti), ma anche una inattesa proposta, su cui non c'era mai stato alcun, seppur labile, confronto: la chiamata diretta dei docenti da parte dei Dirigenti Scolastici. 
Nel merito, abbiamo più volte enucleato i motivi che ci portano a respingere questo DDL e a chiedere con forza lo stralcio del Decreto urgente sulle assunzioni e l'apertura di un nuovo e reale dibattito nel Paese: dalla modifica unilaterale del contratto di lavoro all'invadenza del finanziamento privato, dall'apprendistato a 15 anni alla chiamata diretta.
Abbiamo condiviso la nostra protesta anche con gli studenti e con i Dirigenti Scolastici (i DS pugliesi hanno stilato un circostanziato appello unitario allo sciopero).
In un Paese in cui, in questi giorni, le proteste legittime e motivate vengono derubricate a squadrismo e, al contempo, ogni norma viene imposta dall'alto con metodi, questi sì, autoritari, è urgente e necessario che la mobilitazione si ampli e si organizzi al meglio.
Precisiamo che, nonostante il 5 maggio sia stata fissata la prima giornata di prove Invalsi per la scuola primaria, nessun lavoratore potrà essere “precettato” o sanzionato, visto che l'espletamento delle prove non è un servizio minimo da garantire obbligatoriamente (vedi dettagli). Contattateci pure per ogni quesito in proposito.
Si stanno organizzando pullman dai paesi meno collegati e un rafforzamento del servizio treni

Ci vediamo a Bari, il 5 maggio, alle ore 9.00, in piazza Castello. Dobbiamo esserci.  

1 commento:

  1. Ho elaborato una riflessione critica sul ddl scuola, pubblicata su vari siti, fra cui http://www.tecnicadellascuola.it/item/10962-dalla-scuola-azienda-alla-scuola-clientelare-un-destino-irreversibile.html
    Gaetano Colantuono

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