domenica 5 luglio 2015

4 consigli comunali della provincia di Bari contro la "brutta scuola". Ordini del giorno e proteste istituzionali e sindacali continuano

Striscione esposto dal Comune di Bari
In questi giorni nonostante la pressione della maggioranza di governo che ha accelerato sull'approvazione del Disegno di legge, ponendo al fiducia sul maxiemendamento al Senato, si moltiplicano le iniziative di sindacati, lavoratori e istituzioni.
E se ormai è stracolmo il bus che porterà a Roma i lavoratori della scuola di Bari il 7 luglio per partecipare al presidio in piazza Montecitorio per la votazione finale alla Camera, se nelle comunità locali si rilanciano assemblee e scioperi della fame, anche le istituzioni locali fanno sentire la propria voce.
Nella provincia di Bari ben 4 consigli comunali in questi giorni hanno approvato ordini del giorno, mozioni e documenti di contrasto alla riforma. Molto articolata la discussione che ha portato all'approvazione di un ordine del giorno nel Consiglio comunale di Gravina nel quale sono stati ascoltati in una seduta monotematica gli operatori della scuola. Altrettanto significativi - e quasi sempre all'unanimità dei voti anche dei gruppi che rappresentano i partiti della maggioranza al governo centrale - le delibere e le mozioni di Corato, Conversano e Bitonto. Altri comuni, ancora in queste ore stanno elevando la loro formale protesta sul metodo e sul merito della riforma, sotto la pressione di movimenti locali molto determinati, animati da lavoratori della scuola indignati.
Anche il Comune di Bari, pur non essendo riuscito ad
approvare formalmente l'ordine del giorno presentato da consiglieri comunali del PD e condiviso da molti gruppi consiliari per mancanza del numero legale (per un solo voto), ha partecipato alla protesta del mondo della scuola con l'esposizione dello striscione da parte della VI Commissione Consiliare Istruzione.
La battaglia per cancellare la "brutta scuola" non si ferma, neanche d'estate.

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